L'inquinamento acustico
L’inquinamento acustico è una delle più antiche forme di inquinamento conosciute dall’uomo. Oggi oltre alle cause dirette di generazione di tale forma di inquinamento, quali il continuo aumento delle sorgenti di rumore legato alla industrializzazione e alla motorizzazione, ne esistono alcune di origine indiretta conseguenti allo sviluppo urbano degli ultimi decenni. Tale fenomeno rappresenta quindi un fattore importante nelle valutazioni di impatto ambientale.
Gli effetti del disturbo acustico possono essere molto diversificati in relazione all’uso del territorio, considerato che i danni sulla salute umana sono strettamente dipendenti dal tipo di ricettore esposto in quanto livelli sonori che non provocano nessun danno o disturbo in un’area industriale ed in particolare all’interno di uno stabilimento, possono risultare molto dannosi in una abitazione o in edifici destinati ad un utilizzo sociosanitario, specialmente durante i periodi di riposo.
È sulla base di queste e di altre considerazioni che il legislatore ha individuato livelli differenziati di rumorosità ambientale in relazione alle diverse destinazioni d’uso del territorio e nello specifico prevede che i comuni suddividano il proprio territorio in sei possibili differenti classi, per ognuna delle quali sono consentite differenti soglie di rumorosità.
La classificazione acustica del territorio
La classificazione acustica è un atto di governo del territorio, in quanto ne disciplina l’uso e vincola le modalità di sviluppo. L’obiettivo è quello di fornire un indispensabile strumento di pianificazione, di prevenzione e di risanamento dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale; in tal senso la classificazione acustica non può prescindere dal Piano degli Interventi, che costituisce il principale strumento di pianificazione del territorio. È pertanto fondamentale che venga coordinata con il PI, anche come sua parte integrante e qualificante.
L’obiettivo della classificazione acustica non è solo quello di realizzare una suddivisione del territorio in zone acusticamente omogenee, ma soprattutto quello di verificare se esistono aree critiche per quanto riguarda l’inquinamento acustico e di procedere eventualmente ad un loro graduale risanamento.
L'aggiornamento del piano di classificazione acustica
Il primo Piano di classificazione acustica del territorio comunale è stato approvato nel dicembre 2005 ai sensi dell’art. 6 c. 1 della Legge Quadro sull’inquinamento acustico 26/10/1995, n. 447.
Stante il tempo trascorso dall’approvazione di tale piano, tutt’ora vigente, si è ritenuto necessario provvedere ad un aggiornamento dello stesso, per adeguarlo sia alla normativa di recente emanazione che alle svariate esigenze tecnico/amministrative sopravvenute, con l’inserimento di tutti i nuovi fattori rilevanti ai fini della ridefinizione della classificazione acustica del territorio, quali le nuove aree residenziali e produttive, i nuovi edifici sociosanitari e plessi scolastici, la nuova viabilità, ecc. nonchè le proiezioni future previste dai piani urbanistici in itinere.
L’elaborazione di futuri strumenti urbanistici dovrà tenere conto di tale zonizzazione acustica nella assegnazione delle destinazioni d’uso del territorio.
Adozione
Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 30 del 18 ottobre 2023, dichiarata immediatamente eseguibile, è stato adottato l’Aggiornamento al Piano di Classificazione Acustica Comunale - Regolamento per la disciplina della Attività rumorose.
Pubblicazione
Presso la Segreteria del Comune e nelle sottostanti sezioni "Atti e documenti" e "Elaborati del Piano" sono depositati dal 30/10/2023, per la consultazione gli atti, i documenti e gli elaborati costituenti l'aggiornamento del Piano di Classificazione Acustica Comunale e del Regolamento per la disciplina delle attività rumorose, per la durata di 30 giorni consecutivi.
Osservazioni
Eventuali osservazioni nei confronti degli atti, documenti ed elaborati costituenti l’aggiornamento del Piano di Classificazione Acustica e il Regolamento, e della delibera di adozione n.30/2023, potranno essere presentate, utilizzando il modulo compilabile presente nella sezione sottostante, a mezzo del servizio postale, mediante consegna diretta all’ufficio protocollo del Comune di Cornuda – P.zza Giovanni XXIII’, ovvero in modalità telematica all’indirizzo PEC: protocollo.comune.cornuda.tv@pecveneto.it, nei successivi trenta (30) giorni dall’ultimo di deposito. Le osservazioni dovranno pervenire al protocollo entro il termine indicato; quelle che dovessero pervenire fuori termine non saranno prese in considerazione.