Descrizione
Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Monumento Ossario ai Caduti del 1848 sorge sulla strada della Rocca e ricorda la battaglia combattuta tra l'8 e il 9 Maggio 1848 tra l'esercito austriaco e Quaranta Dragoni Pontifici. La recente storiografia risorgimentale vede oggi nella Battaglia di Cornuda il primo vero combattimento del Risorgimento tra soldati italiani ed occupanti austriaci. L'esercito austriaco inviato per sedare la provincia ribelle dell'impero si dirigeva a Treviso via Feltre, lungo la vallata del fiume Piave.
Dallo Stato Pontificio e dal Piemonte arrivavano rinforzi costituiti da giovani romani, emiliani e marchigiani che tentarono di arrestare la calata delle truppe austriache guidate dal gen. Culoz, lanciando una carica di quaranta dragoni pontifici a cavallo che, però, furono sopraffatti. Di quaranta ne sopravvissero cinque.
Nel 1898 un comitato locale, che aveva quale presidente Francesco Sartorelli (1856 – 1939), pittore paesaggista, con il patrocinio del Governo, eresse il monumento a mezza costa del Colle della Rocca. Il monumento fu inaugurato il 29 Maggio alla presenza del Ministro di Grazia e Giustizia Giuseppe Zanardelli.
Il Monumento consta di una larga base a gradoni e scalini in pietra di Pove dalla quale s’innalza un cumulo di rocce ricavate dai fianchi della collina. Si erge, quindi, un obelisco alto 15 metri, sempre in pietra di Pove, sormontato da una stella di rame dorato. Ai piedi del Monumento c’è una grande aquila alata in bronzo, con apertura alare di 4 metri, che ha lo sguardo rivolto a Venezia. Al di sotto dell’aquila uno scudo copre armi in uso nel 1848.
Sui quattro lati dell’obelisco vi sono targhe in bronzo sostenute da facce di leoni che contengono le seguenti scritte:
Ai Caduti nei giorni 8-9 maggio 1848
Da Roma a Cornuda
Nel nome d’Italia
Inaugurato maggio 1848
All'interno della cripta sono custoditi i resti mortali dei dragoni deceduti.
Il monumento è opera dello scultore Antonio Carlini (1859 – 1945), allievo di Arturo Martini e protetto da Luigi Borro, noto scultore veneto.
Ancora poco nota l’attività scultorea che fu comunque cospicua con l’esecuzione di ritratti di noti personaggi trevigiani o legati alla città di Treviso: J. Riccati, Benedetto XI, P. Bordon, L. Bailo, G. Garibaldi.
Fu anche noto studioso d’arte antica tanto da essere chiamato a Roma e Venezia per autenticare opere antiche.
Informazioni sullo stato della conservazione
Nel 2011 l’ufficio tecnico comunale aveva dato supporto alla Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici (MBAC-SBSAE-VE) con la perizia per un programma di valorizzazione del Monumento Ossario ai Caduti della Battaglia di Cornuda del 8/9 Maggio 1848, per l’alto valore simbolico assunto dal fatto d’arme risorgimentale.
L’intervento di rilievo e computo metrico per un importo di € 70.000,00. era finalizzato a lavori di recupero, manutenzione straordinaria e riparazione dei danni provocati dal tempo, nell’ambito delle azioni meritevoli di tutela per il particolare significato storico rappresentato, gestite dall’Unità Tecnica di missione della Presidenza del Consiglio, istituita per la ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia, di cui, purtroppo, non si è saputo più nulla.
Il monumento, pertanto, necessita con urgenza del suddetto intervento manutentivo.
L'area verde monumentale è curata dall'Associazione "Amici dell'Aquila" convenzionata con il Comune di Cornuda.